Se perdi ti becchi l’Hiv

La roulette del sesso, questa é la nuova moda per i più giovani. Un gioco erotico perverso e molto pericoloso.

La roulette sessuale consiste nella penetrazione di più donne una dietro l’altra. Il giovane deve trattenersi dal piacere e infilare il proprio pene in più vagine possibili senza l’utilizzo del preservativo e senza venire.

Questo determinerebbe, secondo chi fa questi giochi, la virilità e la resistenza della persona .

Ma tale pratica é molto pericolosa dato che il mancato utilizzo del preservativo espone i ragazzi e le ragazze a malattie sessualmente trasmissibili, hiv, epatite ecc. Inoltre si tende a svilire l’ immagine della donna che in questa maniera viene usata solo come un gioco, esponendola oltre che a eventuali contagi, anche a uno svilimento della persona, calpestandone la dignita, la femminilità e l’essenza.

L’uomo d’altro canto fa un atto di resistenza, non prova piacere, ma meccanicamente entra nelle vagine di tutte per dimostrare la sua virilita , ma é facile comprendere come la mascolinita non dipenda da quante donne si possiedono ma dalla capacita di godere e farle godere.

Un’altra critica a questo gioco che di erotico ha ben poco é relativa all’incapacita che, la roulette sessuale, ha di determinare piacere, ma rappresenta una stupida attività di resistenza senza raggiungimento di piacere, che va proprio contro alle attività di trasgressione o perversione che potenziano il raggiungimento dell’orgasmo al termine di un rapporto.

Un altro esempio di roulette sessuale ci viene dalla Serbia.

Questa pratica che ha modalità diverse dall’altra é ancora più terrificante dato che in questo caso si gioca con la vita delle persone.

Si tratta di un’ orgia dove uno dei partecipanti é sieropositivo e nessuno sa quale sia. L’assurdità di questo gioco é che i partecipanti ne sono a conoscenza ma l’eccitazione per loro é il rischio.

Come tutti sanno il gioco della roulette russa consiste nel lasciare un solo colpo nella pistola e tirare a caso, i più fortunati la scamperanno, l’altro morirà.

In quella sessuale é lo stesso solo che la posta in gioco non é la morte ma una malattia mortale.

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